Vodafone chiude i rubinetti della voce sulle sue reti 3G, cosa peraltro già annunciata da tempo e prevedibile. Quando poi, l'operatore ha deciso di farlo davvero milioni di utenti e software house si sono stracciati le vesti, puntando il dito contro Vodafone e il suo comportamento atto a preservare il suo traffico voce o il suo maggiore guadagno, legato ad offerte particolari.
Lo abbiamo detto ieri: per poter usufruire del VoIP sulle reti del gestore anglo-italiano è necessaria un'opzione che non è la solita Mobile Internet ma la Mobile Internet Plus che ha un costo più che raddoppiato, da 3 a 8 euro a settimana, rispetto alla tariffa comune.
Molte le proteste degli utenti ma ancor più scalpore ha suscitato la presa di posizione di Skype che ha stigmatizzato il comportamento di quei gestori che stanno ostacolando l'utilizzo delle loro reti per veicolare la voce.
Skype afferma : "alcuni operatori di telefonia mobile in diversi paesi europei hanno messo in atto in modo arbitrario restrizioni contrattuali, tecniche o finanziarie che limitano quello che gli utenti finali e gli innovatori possono fare online".
È chiaro il riferimento a Vodafone che non ha fatto attendere una sua presa di posizione ufficiale "offriamo tariffe di ogni tipo e per ogni fascia di utenza. Alcune comprendono il VoIP, altre no. Naturalmente, il traffico VoIP ha un costo, ma è un tipo di servizio che può non interessare a tutti. Per questo tipo di clienti, ci sono offerte che non comprendono l'utilizzo del VoIP, a costi inferiori rispetto a quelle che lo comprendono".
Per il futuro c'è da attendersi una posizione analoga a quella di Skype da parte di altre aziende come Viber o Tango oppure un avvicinamento a Vodafone anche degli altri gestori mobili, italiani ma anche internazionali? La guerra del VoIP è aperta, a scegliere saranno però, al solito gli utenti.
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